Sito INPS in tilt: una violazione della privacy senza precedenti, altro che pesce d’aprile!
Lo scorso primo aprile abbiamo assistito al “banco di prova” della digitalizzazione del nostro Paese con riferimento all’emergenza COVID-19. Migliaia di lavoratori autonomi a partita IVA, tra cui neofiti dei servizi digitali, aspettavano con ansia il primo d’aprile per poter richiedere, tramite il portale dell’INPS, l’agognato bonus promesso dal Decreto Cura Italia. L’attesa era alle stelle, ma invece di sperimentare l’efficienza di un servizio erogato on-line, parecchi utenti hanno avuto, per errore, accesso ai profili di altri soggetti contenenti, ovviamente, informazioni e documenti personali[1]. Immediatamente è scattato il panico e c’è chi, per dimostrare il proprio sdegno, ha condiviso i dati altrui...
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