Sentenza prima dell’udienza. La fine del sogno di Alice.
Il Direttivo della Camera Penale di Venezia denuncia un fatto che definisce di «enorme gravità»: la sentenza di una Corte d’Appello sarebbe stata scritta prima della discussione in udienza.
L’Unione Nazionale delle Camere Penali interviene sul caso, precisando che anche altri avvocati difensori, prima dell’udienza di discussione delle cause nelle quali erano patrocinatori, hanno ricevuto dalla Corte i testi di sentenze di rigetto contenenti addirittura la liquidazione delle spese in favore della parte civile già determinate, oltre che la indicazione del termine di deposito delle motivazioni.
In Alice nel paese delle meraviglie, Lewis Carroll descrive un processo surreale.
Il Coniglio Bianco, araldo, usciere, cancelliere e in genere maestro di cerimonie, insiste perché venga fatta l’istruttoria prima di condannare l’accusato (il Fante di Cuori).
La Regina di Cuori, da ciò molto indispettita, ordina che prima sia pronunciata la sentenza e poi siano ricostruiti i fatti (“sentence before verdict”).
Alice non può reggere cotanto sovvertimento delle regole processuali e così si sveglia, ponendo fine al sogno e al Paese delle Meraviglie.